Fin dal lontano 1961, anno di emissione del celeberrimo Gronchi Rosa, le quotazioni di tutti i bolli emessi dalle Poste Italiane non hanno mai, di fatto, superato il valore facciale dei francobolli stessi.
Ciò ha sortito l’effetto di allontanare sempre più gli investitori dal mercato della filatelia, i quali col passare degli anni si sono resi conto che non soltanto i valori acquistati non fruttavano alcunchè, ma soprattutto che, essendo la loro quotazione legata esclusivamente al prezzo facciale (nominale), questi si svalutavano a tempo di record con l’incalzare dell’inflazione.
Tale processo di inarrestabile obsolescenza continua tutt’oggi, anestetizzando il mercato da ormai 50 anni.
Questo mare completamente piatto però, nel 2006 è stato attraversato da un’onda anomala che ha suscitato clamore, curiosità e al contempo tanto sdegno: una vera e propria manovra eversiva atta a rianimare la filatelia “moderna” (quella antecedente al 1956 è per fortuna estranea a questo contesto) il cui concetto di base era la creazione di un canale di distribuzione alternativo a quello classico dell’ufficio postale. Difatti, impedendo che un certo francobollo potesse essere acquistato da chiunque, sarebbe stato possibile agevolarne sia la ricerca collezionistica, sia l’effettiva rarità.
Nel gennaio del 2006 così sono stati emessi due francobolli dedicati a coloro che, in quell’anno, avrebbero raggiunto la maggiore età e distribuiti in tutti gli uffici postali per la vendita libera.
Parallelamente ad essi però, le Poste Italiane hanno riservato ai diciottenni (e solo a loro), due foglietti da un singolo francobollo, uno azzurro per i maschi ed uno rosa per le femmine, leggermente differenti dagli altri menzionati sopra.
Le differenze tra le due emissioni consistono nella finta obliterazione con la dicitura “Poste Italiane” in quella ordinaria e nel valore facciale da 45 centesimi, che in quella straordinaria è in basso e non a destra.
La distribuzione è avvenuta mediante richiesta scritta degli interessati, purchè inviata entro i due mesi successivi il raggiungimento della maggiore età. I francobolli poi sarebbero dovuti essere ritirati a mano presso la filiale postale di residenza.
La tiratura prevista per i foglietti era piuttosto alta, intorno alle 600 mila copie, ma sarebbero finiti nelle mani dei collezionisti solamente tramite due diciottenni disposti a venderli (uno maschio ed uno femmina). Tiratura che ben presto si è rivelata assai indicativa, dal momento che, dati alla mano, i foglietti effettivamente recapitati sono stati appena 66.216, di cui 33.799 azzurri e 32.417 rosa. Triturati tutti i restanti.
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